In tema di furto, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, chiamate a dirimere un contrasto giurisprudenziale emerso in merito ai presupposti applicativi della circostanza aggravante della destrezza a ragione della duplicità riscontrabile di orientamenti interpretativi, con la sentenza 12 luglio 2017, n. 34090, enunciano il seguente principio di diritto:
La circostanza aggravante della destrezza di cui all’art. 625, primo comma, n. 4, cod. pen., richiede un comportamento dell’agente, posto in essere prima o durante l’impossessamento del bene mobile altrui, caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idoneo a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso; sicché non sussiste detta aggravante nell’ipotesi di furto commesso da chi si limiti ad approfittare di situazioni, dallo stesso non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore dalla cosa.
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